11 Agosto 2022, alle 4 siamo tutti svegli, il primo a partire è Eugenio, poi dopo qualche minuto partiamo anche noi. E’ buio pesto e ci facciamo luce con le torce frontali accese, siamo in mezzo ai campi su stradine che vengono usate solo dai trattori, ci fermiamo un paio di volte a consultare la mappa via app, per non sbagliare strada. L’alba inizia appena dopo le 6, finalmente si inizia a vedere qualcosa di più, ma sono campi di girasole e grano già raccolto. La tappa è un continuo sali e scendi, tra colline e zone rurali e piccolissimi paesi, dove però riesco a risolvere il problema dell’approvvigionamento dell’acqua, nei piccoli cimiteri è sempre presente un rubinetto con dell’acqua corrente, inoltre è un ottimo posto dove poter riposare all’ombra di qualche albero. La tappa è molto lunga e l’ultimo km per arrivare a Montegut risulta in salita con pendenza di una certa rilevanza. Al mio arrivo al Gîte de la Tour des Fées devo salutare Isabelle, lei decide di continuare ancora per 5 km per arrivare a Auch, per vedere la bellissima cattedrale, l’indomani mattina partirà presto per tornare a casa. Fa sempre un certo effetto salutare una persona durante il cammino, non si sa se ci si rivedrà mai più. Anche se la lingua non ci ha facilitato nel comunicare abbiamo trascorso dei bei momenti, abbiamo faticato sulla stessa strada e sotto lo stesso sole. Il Gîte de la Tour des Fées risulta essere una villetta, con la camerata per gli ospiti al piano superiore, e al piano terra una enorme sala dove l’hospitalero ci servirà una deliziosa cena. Conosco meglio Eugenio, che è un imprenditore spagnolo molto attivo, mi fa un po’ strano conoscere una persona sicuramente benestante, che si adatta molto bene alla vita da pellegrino. A fine tappa pretende sempre una birretta da bere(non sarà mai una), ma tutti gli spagnoli sono così e allora che cerveza sia.
Max elevation: 301 m
Min elevation: 172 m
Total climbing: 2787 m
Total descent: -2779 m
Total time: 09:56:25