28 Agosto 2022,mi sveglio con un solo obiettivo: uscire il prima possibile da quella camerata e da quell’ostello. Gli spagnoli sopra di noi sembrano convinti di essere soli al mondo: come la sera prima, anche al mattino fanno un baccano infernale. Claudia mi guarda mentre mi preparo in fretta e mi chiede di non lasciarla lì da sola con quella gente. La sua faccia è un misto tra disperazione e supplica e non posso fare a meno di sorridere. Le dico che l’aspetto, ovviamente.

Scendiamo e troviamo Filippo ancora a letto nella camerata di sotto, semi-addormentato e può prendersela con calma. Le vie di Los Arcos sono ancora deserte: qua e là si intravede qualche pellegrino che esce dagli ostelli. Dopo pochi minuti siamo già su una comoda strada sterrata, e alle nostre spalle il sole comincia a salire, colorando il cielo. Una partenza da cartolina.

La tappa procede tranquilla fino al pueblo di Viana, la cittadina è in festa. Con Claudia decidiamo di fermarci per pranzo in uno dei locali lungo la via principale. L’aria di festa è contagiosa, ci concediamo varie tapas e un paio di cañas. Poco dopo ci raggiungono anche Paolo e Carlo che erano rimasti più indietro, mentre Filippo non si ferma e prosegue.

Oggi ce la prendiamo comoda: abbiamo prenotato un hotel a Logroño, quindi possiamo arrivare quando vogliamo. Ma la seconda parte della tappa si rivela più dura: il caldo è intenso. Io reggo ancora bene — in fondo in Francia è stato peggio — ma Claudia è in sofferenza. Ci fermiamo nell’unica pineta che troviamo lungo il percorso, per goderci un po’ di ombra e cercare di recuperare un po’ di energie.

Gli ultimi chilometri sembrano infiniti. Logroño è lì, si vede sullo sfondo, ma sembra irraggiungibile. Claudia , esausta, inizia a ripetere come un mantra: “Fanculo Logroño”. Sono le 15, in pieno picco di calore, Claudia è in piena crisi. Ci fermiamo sotto l’unico viadotto che incontriamo e che ci fornisce dell’ombra. Prima che svenga in mezzo al niente, gli bagno testa e viso con dell’acqua. Fanculo Logroño. È distrutta. Anch’io sono stanco, ma vedo che si riprende un po’ dopo la “semi-doccia” d’emergenza.

Riprendiamo il cammino, con Logroño sempre sullo sfondo ma sempre più vicina. Quando finalmente vediamo le prime case e attraversiamo il ponte, capiamo che ce l’abbiamo fatta.

All’hotel prenotato ci aspetta Filippo, già rilassato e già docciato. Noi invece crolliamo sul letto, sfiniti.

Fanculo Logroño. Oggi è stata davvero dura.

Total distance: 30241 m
Max elevation: 625 m
Total time: 09:05:56
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