05 Luglio 2022, mi sveglio presto, oggi è la prima vera tappa impegnativa, quasi 30 km con salite e discese e per le 6 sono già in cammino. Per le strade di Susa non c’è praticamente nessuno e in breve tempo arrivo all’arco di Augusto. Da qui dovrei prendere un sentiero che mi dovrebbe portare fino a Chiomonte, ma seguendo la traccia gps non riesco a trovare l’inizio. Faccio su e giù varie volte, alla fine capisco che devo superare un cancello, che per fortuna trovo aperto e seguire la strada che alla fine mi porta sul sentiero. L’inizio è veramente tosto, una bella pendenza che mi tronca subito il fiato, ma sono tra i boschi, l’aria è ancora fresca e non soffro troppo il caldo. La pendenza dopo un po’ si attenua e inizia ad essere più gradevole, mi godo la natura e tra gli alberi intravedo i primi daini e caprioli che guardano incuriositi e poi scappano appena si accorgono che li sto guardando. Il panorama finalmente si apre, la giornata è bellissima e la vista è meravigliosa. Continuo sul sentiero incrociando la ferrovia che sale verso Bardonecchia e arrivo ad un bivio dove la freccia gialla mi indica di andare a sinistra, verso Chiomonte. Incrocio di nuovo la ferrovia e ci passo sotto. Il sentiero inizia a scendere, troppo, mi accorgo che sta quasi arrivando a fondovalle e Chiomonte si trova più in alto. Guardo il cellulare ed effettivamente non sono sulla traccia gps, da qualche parte mi sono perso qualche segnale, sono in mezzo ai boschi e non sono sulla strada giusta. Prendo la decisione di tornare indietro, quindi mi tocca risalire e faticare! Non intravedo alcun segnale mentre risalgo e alla fine mi ritrovo al bivio iniziale e a questo punto decido di dirigermi verso la statale, arriverò a Chiomonte dalla strada, ho già perso troppo tempo.
Arrivato a Chiomonte, mi fermo presso una delle tante fontane presenti per tutta la via principale, mi riposo un po’ dopo la salita, bevo e mangio qualcosa, sono le 9 del mattino e il paese sembra ancora dormire. Riprendo il cammino, inizialmente sulla statale per poi prendere sulla sinistra, su una strada chiusa al traffico che mi porta al forte di Exilles. Nonostante tutte le volte che sono venuto in Val di Susa, questa è la prima volta che vedo il forte da vicino e non dalla macchina, dalla statale. Il sole inizia a scaldare e la temperatura sale, mi fermo nel paese di Exilles per bere qualcosa di fresco, sono stanco: questa prima tappa di montagna mi ha un po’ stroncato le gambe e sono solo a metà strada. Seguendo la traccia gps dovrei prendere un sentiero sul versante opposto e salire ancora di quota per poi ridiscendere per arrivare a Gad, ma capisco che potrebbe essere troppo faticoso. Decido allora di camminare sulla statale, passando per Salbertrand per poi arrivare a Oulx, ma sebbene abbia percorso questa strada molto spesso in auto, non ricordo che larghezza abbia e quindi chiedo alla ragazza del bar, che è del posto, se è possibile camminare sulla statale, se c’è abbastanza spazio, sia per la mia sicurezza che per quella di chi sta in macchina. Mi risponde che è possibile camminare in sicurezza e allora mi metto lo zaino in spalla e parto. Camminando sulla strada mi accorgono del viso stupito delle persone che incrocio in macchina, probabilmente penseranno che sia un pazzo a camminare con questa temperatura che si fa sempre più calda. Per fortuna la parte in salita risulta abbastanza breve e poi segue la discesa, ma arrivo a Salbertrand in carenza di energia, mi fermo ad una fontana e mi sparo un Polase per cercare di recuperare un po’ di energia. Mancheranno ancora 4 o 5 km da fare sotto il sole. Il passo è sempre più lento e l’ultimo km di rettilineo per arrivare a Oulx lo trovo infinito. Arrivo sfinito all’ufficio turistico di Oulx per farmi timbrare la credenziale. Mi accolgono molto bene, mi offrono dell’acqua fresca e mi scattano una foto davanti all’ufficio, la fanno a tutti i pellegrini che si presentano.
Mi indicano dove si trova la parrocchia presso la quale vorrei chiedere ospitalità. Una volta arrivato, trovo solo una persona che sta sistemando degli scatoloni per il centro immigrati che si trova accanto. Mi dice che il parroco non è a Oulx, si trova in gita fuori città e non tornerà in giornata. Gli spiego che sono un pellegrino e cerco una sistemazione per la notte. Allora telefona al parroco, che però gli dice che la struttura per i pellegrini non è agibile perché qualcuno ha rotto i vetri e continua ad intrufolarsi di notte, per questo hanno chiuso anche acqua e luce. Se voglio posso dormire in quelle condizioni, ma declino l’offerta. Allora il parroco suggerisce di chiamare un B&B che accoglie anche pellegrini riservando loro un prezzo un po’ più economico. Ok, al B&B c’è posto, solo che si trova all’inizio del paese e dovrei tornare indietro. La persona si offre di accompagnarmi in macchina, accetto, alla fine la mia tappa è finita all’ufficio turistico e penso che posso concedermi un piccolo passaggio in auto. Arriviamo al B&B Alba Serena e vengo accolto dalla signora Rossana, una persona anziana di una gentilezza meravigliosa. Mi fa accomodare in camera e mi chiede se sto andando verso Roma. Le rispondo che vado dall’altra parte, verso Santiago de Compostela. La sua risposta “uhhhh Signurr” mi fa ridere. Mi dice che domani mattina mi preparerà la colazione e me la lascerà pronta sul tavolo perché le ho detto che vorrei partire alle 5.30 del mattino e per lei è troppo presto. Dopo una cena in paese in una pizzeria consigliata dalla signora Rossana, alle 21 sono già nel letto, sono molto stanco e domani mi aspetta il colle del Monginevro e la discesa verso Briancon, in breve tempo mi addormento.
Max elevation: 1150 m
Min elevation: 548 m
Total climbing: 3497 m
Total descent: -3020 m
Total time: 09:26:22