09 Agosto 2022, infortunio, una delle tappe più dure per me. Lasciamo l’albergo dopo la colazione e ci incamminano tra le vie di Tolosa ancora deserte nonostante siano le 7.30 del mattino, perdo quasi subito Ezio e Isabelle ad una rotonda, mi sono fermato ad osservare qualcosa ad una vetrina e non ho visto quale strada abbiano preso. Con la app GPX Viewer mi oriento e prendo la strada che la traccia del GR mi propone, oltrepasso il ponte sul fiume Garonna.
Finalmente Tolosa si è svegliata, ci sono più macchine, più persone per strada, i mezzi pubblici iniziano a passare con frequenza e mentre osservo tutto questo non mi accorgo di un falso gradino. Un dolore lancinante al polpaccio sinistro, che si indurisce in un millisecondo, faccio qualche passo, ma zoppico vistosamente. Il dolore aumenta, mi siedo al tavolino del primo bar che trovo di li a 50 metri. Capisco subito che non è un dolore temporaneo, il polpaccio è contratto, con la mano sento il muscolo veramente duro, quasi un blocco di cemento. Chiedo del ghiaccio al cameriere del bar, che applico immediatamente e chiamo Ezio per comunicargli che mi sono fatto male. Rimango seduto al tavolino, una miriade di pensieri mi passano per la testa, sono veramente preoccupato che il mio cammino potrebbe finire qui a Tolosa, in questa piazza del mercato coperto. Dopo un 15 minuti arrivano Ezio e Isabelle, capiscono subito dalla mia faccia che è qualcosa di serio, Isabelle va in farmacia e ritorna con dell’olio all’arnica e delle pastigliette sempre di arnica, oltre a dell’antidolorifico. Con l’olio mi massaggio il polpaccio, butto giù varie pastiglie e cerco di capire se posso continuare. Dopo un po’ provo ad alzarmi, faccio qualche passo, il dolore non è più lancinante, ma comunque è forte e costante. Ezio e Isabelle mi suggerisco di prendere un bus per arrivare a fine tappa, di pensare al cammino in generale e di riposarmi per oggi. Al solo sentire quelle parole mi scendono le lacrime, non voglio prendere un bus per arrivare a fine tappa, sto camminando da più di un mese e mi girerebbero le palle essere costretto a prendere un fottuto bus, perché mi sono distratto un attimo e mi sono fatto male. No, mancano 17 km alla fine della tappa, è una tappa tutta urbana e asfaltata, andando piano potrei farcela. Mi metto lo zaino in spalla, prendo le bacchette da trekking che avevo utilizzato solo al Monginevro, faccio un bel respiro profondo e inizio a camminare. Mi concentro su ogni singolo passo, in modo tale da non “stressare” il polpaccio, dopo un po’ trovo un ritmo e una camminata accettabile, il dolore è sempre presente devo solo cercare di non farlo aumentare. Isabelle e Ezio prima di lasciarmi indietro si assicurano che posso continuare, mi lasciano le informazioni del bus che dovrei prendere in caso di necessità, ma io ho già deciso che piuttosto cammino saltellando su una gamba. Isabelle mi dice di fermarmi ogni ora, di massaggiarmi il polpaccio con l’olio e di continuare a prendere le pastiglie all’arnica. La tappa mi permette di fermarmi varie volte, in bar o boulangerie o parchetti, faccio sempre pause brevi, voglio che il muscolo del polpaccio rimanga caldo, la contrattura è leggermente migliorata, ma dovrò vedere come starò domani. Arrivo all’ostello municipale di Leguevin, tra l’altro prima di Ezio e Isabelle che hanno sbagliato strada. Mi viene ad aprire un altro pellegrino, è spagnolo e si chiama Eugenio, con cui mi metto subito a parlare finalmente in spagnolo, gli racconto un po’ la fatica di oggi. Lui invece è al primo giorno di cammino e terminerà a Jaca in Spagna. Finalmente dopo una bella doccia mi posso sdraiare nel letto e riposarmi, il polpaccio ad ogni movimento mi ricorda della sua esistenza, ma mi sto abituando a questo dolore. Poco dopo arriva un altro pellegrino, un australiano, è completamente stravolto, io e Eugenio ci accorgiamo che non sembra molto in “quadro”, ci dice che è arrivato stamattina a Tolosa con volo intercontinentale e si è messo subito in cammino, sento Eugenio che esclama un loco a bassa voce. Gli facciamo bere dell’acqua, il caldo della giornata con cui è arrivato e la stanchezza lo stavano facendo collassare. Il giorno dopo rimarrà in ostello a riposarsi, quello che doveva fare a Tolosa appena arrivato.
Max elevation: 259 m
Min elevation: 179 m
Total climbing: 1809 m
Total descent: -1757 m
Total time: 08:25:36