30 Luglio 2022, oggi riprenderemo a percorrere il GR653: una tappa di montagna, immersa al bosco, dove la natura è protagonista. In questi tratti montani mi ritrovo quasi sempre da solo: ho un passo molto più lento, ma questo mi consente di godermi appieno il paesaggio e di restare da solo con i miei pensieri.

Arrivati in cima — quasi a 1100 metri — il bosco lascia spazio a praterie, e il paesaggio diventa spettacolare.

Lungo il percorso troviamo anche La Ferme du Devès (la fermè è una specie di cascina/fattoria). Raggiungo Ezio e le amiche pellegrine francesi — sono sempre l’ultimo del gruppetto — e ci concediamo una pausa pranzo in questo posto, dove ci sono anche altri ragazzi ospiti, che con una chitarra rendono l’atmosfera ancora più piacevole.

Quando riprendiamo il cammino, io ed Ezio sbagliamo strada: in uno spiazzo nel bosco, l’indicazione del GR era nascosta dai tronchi degli alberi tagliati. Dopo più di un chilometro, controllando la traccia GPS sull’app, ci rendiamo conto dell’errore e dobbiamo tornare indietro. L’ultimo tratto è particolarmente faticoso, con il sole che si fa sempre più caldo. Arrivo in questa piccolo paese, Murat sur Vèbre, veramente stanco.

L’ostello municipale è praticamente uno scantinato di un vecchio stabile: il tutto è un po’ vecchio e un po’ piccolo, ma per fortuna siamo in pochi. Isabell e Marie vogliono cucinare per tutti per cena. Ritroviamo anche Alan, che è arrivato percorrendo la strada asfaltata, nonostante la sua caviglia dolorante. Per la prima volta facciamo una cena comunitaria lungo questo cammino, dove ogni pellegrino da il proprio contributo.

Le francesi si prodigano per cucinare una pasta. Purtroppo non è il loro piatto forte, ma ovviamente la fame è più forte: quindi si mangia e si fanno anche i complimenti!