13 Luglio 2022, ci si sveglia di nuovo molto presto, Ezio fa la sua mega colazione, mentre io mi preparo e quando usciamo è ancora buio. Camminare sul ciglio della strada al buio non è molto piacevole, anche se ho la frontalina accesa, gli automobilisti sembrano vedermi un po’ all’ultimo. Praticamente oggi non mi vedrò con Ezio per tutta la tappa, lui vuole arrivare entro mezzogiorno, perché padre Robert, con cui è in contatto, gli ha detto che dopo quell’orario non può riceverci in abbazia e sarà di nuovo disponibile dalle 15 in poi. Io non ho nessuna intenzione di aumentare il mio passo per questo e già prevedo di aspettare fino alle 15. La tappa risulta abbastanza facile, fino all’inizio della ascesa verso l’abbazia, dove tra l’altro raggiungo Ezio, che un po’ sorpreso di vedermi, mi chiede se ho fatto una strada diversa. No nessuna strada diversa, che ho un tenuto un passo costante e mi sono fermato raramente e per pochi minuti. Lui riprende la sua marcia veloce per cercare di arrivare il prima possibile, io invece continuo con il mio passo.

Ben presto abbandono la strada asfaltata, per prendere una strada sterrata che mi dovrebbe portare direttamente all’abbazia. Oggi le gambe mi girano molto bene e dopo poco mi appare l’abbazia di fronte. Trovo Ezio seduto vicino ad un piccolo cancelletto, un po’ dispiaciuto, perché è arrivato alle 12.15 e quindi dovrà aspettare fino alle 15. Gli chiedo se ha già provato a bussare alla porta poco più avanti e lui mi risponde di no, perché padre Robert gli aveva detto che doveva arrivare entro le 12. Non comprendo molto questa cosa , insomma sono le 12.30, si potrebbe provare piuttosto che rimanere qui seduti su un muretto sotto il sole, ma Ezio non vuole. Dopo pochi minuti escono delle persone che ci chiedono cosa aspettiamo e che possiamo bussare alla porta che ci dovrebbero aprire, solo a questo punto Ezio si convince. Finalmente veniamo accolti da un frate, che ci chiede se abbiamo già pranzato, alla nostra risposta negativa, le due donne presenti in questa sala da pranzo ci portano i piatti e le posate e poco dopo rispunta il frate, che ci mette sul tavolo un vassoio di roba da mangiare. Praticamente i frati stavano già pranzando nell’altra sala, mentre le donne non potendo pranzare con loro stanno in quest’altra sala. Dopo pranzo facciamo la conoscenza di padre Robert, che ci spiega che nell’abbazia ci sono in po’ di casi di Covid tra i frati e sono giorni un po’ impegnativi per lui. Ci accompagna nei nostri alloggi, che sono stati ricavati da una vecchia stalla, la camera è molto confortevole e ne abbiamo una a testa. Ezio risulta estasiato da tutto questo, soprattutto quando padre Robert ci invita in abbazia alle 17 ad ascoltare i canti, anche se saranno presenti pochi frati. Una volta dentro l’abbazia, risulta tutto molto programmato, con orari precisi e ogni frate sa perfettamente cosa fare. Si siedono sulle sedie uno di fronte all’altro e il canto risulta una litania come un botta e risposta da una parte all’altra.

Ma il momento più caratteristico risulta essere la cena con i frati, dove bisogna rispettare la regola del silenzio. Alle 19 in punto ci fanno accomodare nella sala della cena, noi persone estranee al monastero sediamo in un tavolo al centro della sala, mentre i frati sono seduti nei tavoli esterni a formare una U, in un tavolino nell’angolo della sala un frate intona una litania, che ci accompagnerà per tutta la cena. Devo confessare che ho fatto fatica a trattenermi dal ridere di questa situazione, mi sentivo completamente fuori luogo, uno dei frati predisposto al servizio appena finivo mi portava via il piatto e anche i vassoi con le pietanze venivano rimossi subito dopo che l’ultimo commensale si era servito. Una nota positiva è stato il vino, il vino più buono che berrò in tutto il cammino. Dopo la cena chiedo a padre Robert se è possibile visitare il chiostro del monastero, lui inizialmente risponde che non sarebbe possibile, ma poi ci ripensa quasi subito e ci fa entrare, alla fine scambiamo qualche parola e padre Robert si lascia andare un po’ di più e risulta una persona molto simpatica. Abbiamo ancora qualche minuto che dedichiamo ad una passeggiata nel dintorni dell’abbazia, dove possiamo ammirare un bellissimo panorama e rimanere un po’ con i nostri pensieri. Poco dopo, i 28 km di oggi e la salita finale si fanno sentire e ci ritiriamo nelle nostre camere, dove il sonno arriva ben presto.

Total distance: 28771 m
Max elevation: 746 m
Min elevation: 442 m
Total climbing: 2476 m
Total descent: -2319 m
Total time: 07:16:24
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