06 Agosto 2022, partiamo da Les Cassés e quasi subito riprendiamo il canale de Le rigole, che con le sue dolci curve ci porterà fino a confluire nel Canal du Midi. Tutto il percorso è senza servizi, non una fontanella per bere un po’ di acqua fresca o un posto dove poter comprare qualcosa da mangiare. Il percorso è parallelo al canale, ci si imbatte in qualche ciclista o qualcuno che fa jogging, ma i paesi rimangono fuori da questo percorso. A volte mi viene un po’ il nervoso, perché la serie di curve aumentano il kilometraggio, però d’altro canto non ci sono macchine o strade, il tragitto è tutto all’ombra degli alberi, che con questa calura è un toccasana. Per la notte abbiamo dovuto prenotare in un posto distante di due/tre km dal percorso del cammino, il Chambre d’hôtes La Goutille. Gli ultimi 300 metri sono in salita, in mezzo a campi di girasole, ma tutto sotto il sole che ci stronca. Arriviamo alla fattoria, ma non troviamo nessuno, accaldati e assetati utilizziamo un tubo dell’acqua per annaffiare il terreno per rinfrescarci e bere un po’ di acqua fresca, sperando che sia potabile. Successivamente arriverà la proprietaria, che abita da sola in questa cascina, è ben felice di avere ospiti e ci preparerà una cena semplice ma deliziosa. La stanchezza  arriva subito dopo cena e appena fa buio sono già nel letto che dormo.

La prima tappa praticamente l’ho già percorsa a pezzi nei mesi passati, nella fase di preparazione, solo gli ultimi km che mi condurranno ad Avigliana sono sconosciuti. I primi km li passo ad aggiustarmi lo zaino in spalla, cercando di trovare il miglior compromesso per non farlo gravare troppo sulle mie spalle, ma è veramente pesante, mi iniziano a venire i primi dubbi che forse ho sbagliato qualcosa. La pista ciclabile costeggia il torrente, sono su asfalto, ma un certo punto posso cambiare versante ed andare su terreno sterrato, mi accorgerò nei giorni successivi che è molto più gradevole per i miei piedi, soprattutto dopo tanti km. La giornata è molto calda e anche se mi ritrovo per la maggior parte della giornata su sentieri e strade alberati sto sudando e faticando molto. Arriva anche la prima salitella, devo superare la collinetta morenica di Reano, il percorso l’avevo già fatto una volta di inverno, con anche un po’ di neve, ma nella discesa verso Reano la vegetazione copre completamente il sentiero e mi servirebbe quasi un machete per aprire il passaggio, mi faccio strada spostando con le mani arbusti e rami di alberi caduti. Arrivo a Reano, dove nella piazza del comune mi fermo ad un bar per una pausa, fa veramente troppo caldo (ancora non lo so ma affronterò il cammino in una delle estati più torride a memoria d’uomo), non ho fame e ho lo stomaco chiuso, quindi bevo un the freddo e dell’acqua e dopo un po’ riparto per la parte della tappa sconosciuta, quindi è come se il cammino iniziasse un po’ da qui, da questa piazza di Reano.

Altra salitella per superare la collina morenica di Avigliana, sono in mezzo al bosco e sono molto stanco, il caldo mi sta fiaccando, lo zaino si fa sentire tutto fino all’ultimo grammo. Esco dal bosco e incrocio la strada che mi porterà ad Avigliana, butto lo zaino per terra e mi appoggio ad una staccionata in legno a bordo strada e dopo poco vomito, si vomito dalla fatica, sono solo al km 17 del mio cammino e sto vomitando dalla fatica, mi assalgono i primi dubbi, forse a questo giro ho veramente pisciato fuori dal vaso, forse è meglio rinunciare e tornare a casa prima di farmi male per davvero, ma cosa mi è venuto in mente di fare, di andare a piedi fino a Santiago, forse ho sbagliato. Mi siedo a bordo strada e cerco di riprendere fiato, alla fine mi mancano meno di 3 km per arrivare all’ostello, ma sono con il morale completamente a terra, guardo lo zaino e dopo un po’ mi rialzo, me l’ho metto in spalle e mi dico un passo alla volta, un km alla volta, una tappa alla volta e mi rimetto in cammino. Arrivo ad Avigliana, la tenda continua a sganciarsi dallo zaino, dove trovare assolutamente una soluzione, cosi non posso continuare. Il mio ostello si trova nella piazza del comune di Avigliana, l’ostello del Conte Rosso, l’ostello è vuoto ci sono solo io in una bella camerata con letti a castello, il proprietario mi chiedo dove sono diretto e io rispondo a Santiago, la sua faccia di stupore sarà la prima di una serie di facce che vedrò ogni volta che risponderò che sto andando a Santiago.

A cena vedo i miei amici Andrea e Rossella e prendo l’occasione per alleggerire lo zaino, gli consegno le due guide, una del cammino di Le Puy(che non farò mai) e l’altra del cammino Francese, inoltre la pochette della roba da bagno/medicine, che distribuisco in un’altra sacca molto più leggera, in questo modo credo di alleggerire di poco più di 1kg lo zaino. La serata passa piacevolmente, in una pizzeria con vista lago di Avigliana e al mio ritorno in ostello mi rimane solo una cosa da fare, sistemare questa maledetta tenda in modo tale che non mi dia più fastidio. Alla fina la scompongo dentro la zaino, la tenda nella sacca principale e i bastoncini e i picchetti nelle sacche laterali, problema tenda risolto, la prima tappa è andata, posso svenire nel letto.

Total distance: 24634 m
Max elevation: 314 m
Min elevation: 227 m
Total climbing: 2152 m
Total descent: -2168 m
Total time: 07:37:31
Download file: Tappa36-Le_Casses_Avignonet-Lauragais.gpx