20 Settembre 2022, non ho dormito molto. Il ragazzo nel letto sopra di me si rigirava in continuazione e faceva ballare tutto il letto. Ci svegliamo tutti presto, ma con una brutta sorpresa per alcuni: sono spariti i cellulari di chi li aveva lasciati in carica al piano di sotto. Qualcuno durante la notte è entrato nell’ostello e li ha rubati. Pare che la porta sul retro non fosse stata chiusa, quindi è stato facile entrare e rubare per chi ne avesse intenzione.

Esco che è ancora buio, non si vede molto. Ho la torcia frontale scarica e mi tocca camminare completamente al buio fino al bar/restaurante, che dovrebbe aprire a breve. Aspettiamo fuori: fa freddo.

Quando il bar apre, e mentre sono in coda, iniziano ad arrivare anche i primi pellegrini che sono partiti da Portomarín, tra cui Chiara, riconoscibile con i suoi capelli azzurri. Mi dice che è partita intorno alle 5.30, quindi la maggior parte dei pellegrini è ancora dietro di noi. Nel frattempo arriva anche Filippo, che a quanto pare si è svegliato male: vede la coda del bar, si lamenta, dice qualcosa che non si capisce e se ne va. Finisco la colazione e inizio a camminare con Alessandro. Non è più buio, ma adesso c’è nebbia e continua a fare freddo. Perdo velocemente Alessandro, che ha un passo troppo veloce per me, e poco dopo anche Chiara mi sorpassa. Rimango a camminare da solo nella nebbia.

Credo che sia il primo giorno da quando sono partito in cui soffro davvero il freddo. La strada sale, ma con una pendenza moderata. Si incontrano piccoli puebli e mi fermo in un bar aperto, solo per riscaldarmi qualche minuto all’interno.

Solo durante la discesa verso Palais de Rei la nebbia lascia il posto a uno splendido sole. Ma ormai siamo arrivati. Con Alessandro e Filippo, che ho rincontrato durante il percorso, ci dirigiamo verso l’Albergue de peregrinos che si trova nel pieno centro. L’albergue è ancora chiuso, quindi lasciamo gli zaini in coda. Nonostante siamo partiti presto e abbiamo fatto meno km rispetto ad altri, ci sono già una trentina di persone davanti a noi. Però il morale non è dei migliori, regna un po’ lo scazzo: con Filippo e Alessandro non si parla, si guardano i pellegrini che continuano ad arrivare, un flusso ininterrotto. Capisco la situazione e decido di provare a chiamare qualche albergue privato. Alla seconda telefonata mi dicono che hanno posto: la Pensión Casa Curro si trova neanche a 50 metri. Ci fiondiamo subito: la recepion è nel ristorante del palazzo, la signora ci accoglie sorridente e ci fa salire. Ci troviamo in un appartamento con camere e cucina, talmente grande che ci possiamo mettere uno in ogni stanza.

Quando torniamo giù e ripassiamo davanti all’Albergue de peregrinos, ritroviamo anche Giancarlo, Mauro e Sara, appena arrivati, stanchi e scazzati anche loro. Sono in coda e sperano di trovare posto. Mi guardo con Filippo e Alessandro: abbiamo un appartamento talmente grande che ci potremmo stare tutti quanti. Decido di tornare alla pensione a parlare con la proprietaria: un po’ di persuasione, una trattativa di soldi in spagnolo, e accetta. Torno dai ragazzi e gli comunico la bella notizia: increduli, prendono gli zaini e ci seguono. Quando entrano, rimangono ancora più sorpresi. Abbiamo una casa per noi, e sembriamo dei ragazzini in gita scolastica. Dallo scazzo si è passati alla felicità, e ora possiamo andare a bere le birre di fine tappa: ormai è una tradizione.

Per cena decidiamo di andare tutti insieme al ristorante. Niente menù del pellegrino, io e Sara scopriamo le zamburiñas, delle specie di capesante più piccole ma più gustose.

I sorrisi sono tutti belli. Siamo quasi alla fine del cammino e viene a tutti spontaneo divertirci e di stare bene il più a lungo possibile.

Total distance: 18504 m
Max elevation: 781 m
Total time: 04:55:34
Download file: Tappa81-Gonzar_Palais_de_Rei.gpx