16 Settembre 2022, mal di testa, nottata non facile, postumi della sbornia e oggi mi aspettano 30 km, di cui gli ultimi in salita verso O Cebreiro. La salita non mi preoccupa, ho affrontato le Alpi, le montagne francesi e i Pirenei, la vedo più come una passeggiata in montagna, però spero solo che la sbornia mi passi in fretta. Alessandro si sveglia mentre io mi sto già mettendo le scarpe, la sua faccia mi dice tutto, oggi sarà dura anche per lui, mentre Filippo ancora dorme, probabilmente verrà svegliato da chi farà le pulizie. Esco dall’albergue e vado alla ricerca di un bar per un caffè doppio, chiedo ad un operatore ecologico che sta pulendo la piazza dove posso trovare un bar aperto, lui mi guarda un po’ stupito e mi indica di fronte a noi un bar a meno di 30 metri, inizio bene ma non benissimo la giornata. La tappa, che nelle varie guide e segnata come la tappa “regina” del Cammino Francese per la temuta salita a O Cebreiro, inizia subito dopo il ponte con la segnalazione di una freccia gialla per terra che indica una strada in salita, si tratta della variante che fa evitare la strada a valle per dei sentieri in montagna, ma in salita e poi in discesa per poi ricongiungersi di nuovo al cammino ufficiale a fondo valle. Il percorso ufficiale in questo punto è segnalato sul muro della salita, non visibile subito, credo che alcuni pellegrini prendano la variante convinti di stare sul percorso ufficiale. Io con la mia sbornia rimango sul percorso ufficiale e cammino su asfalto, incrociando l’autostrada che scorre sui viadotti sopra di me. Dopo 10 km incontro il primo pueblo, dove posso fare una pausa e prendermi un pezzo di tortilla, qualche km prima Alessandro mi avevo sorpassato, anche lui stava cercando di farsi passare la sbornia camminando, mentre sto per ripartire arriva Filippo con evidenti segni di post sbornia, ci si mette a ridere e lo lascio seduto al bar per la sua pausa. Dopo altri 10 km inizia la salita, la prima parte è quella più dura, ma il mio passo è buono e costante, la sbornia ormai è passata, è una bella giornata di sole e mi godo il panorama montano.
Entro in Galizia, la regione della città di Santiago di Compostela. Il cippo che indica l’ingresso in Galizia mi fa pensare che sono quasi alla fine del cammino, manca solo una settimana a Santiago. Arrivo a O Cebreiro, un paesello di montagna, molto turistico e mi dirigo direttamente all’Albergue de peregrinos, l’ostello municipale, non ci provo neanche a cercare altro, il paese è troppo piccolo e gli albergue sono tutti pieni. Al municipale trovo posto, al piano interrato, nell’ultima camerata disponibile, qui ritrovo tutti, Giancarlo Mauro e Sara sono al piano terra in una camerata ancora più grande della mia, ci saranno più di 50 persone da loro. Con Sara andiamo in un bar per bere qualcosa, ci conosciamo meglio e ci godiamo il sole, mentre scopro che Filippo si è fermato a fondovalle, è crollato e si farà la salita domani. Per cena andiamo tutti insieme in uno dei ristoranti degli albergue privati, il menu del pellegrino è ottimo, con pochi euro ne usciamo tutti soddisfatti. La serata finisce davanti all’ingresso dell’ostello municipale, si chiacchera e si parla delle prossime tappe, mentre alcuni fumano le ultime sigarette prima di andare a dormire.
Max elevation: 1365 m
Min elevation: 536 m
Total climbing: 3646 m
Total descent: -2834 m
Total time: 08:22:29