05 Settembre 2022, inizio ad odiare seriamente gli ostelli. Per colpa di un roncador (russatore) francese, non sono— anzi, non siamo — riusciti a dormire in camerata: russava cosi forte che era impossibile prendere sonno. Il roncador si è svegliato bello riposato, io invece con il nervosismo ad alti livelli. Mi preparo velocemente, voglio lasciare il prima possibile Castrojeriz: non mi ha lasciato nessun emozione positiva, questa città.

Il sole sorge alle spalle del Castillo de Castrojeriz, mentre la strada si dirige verso una ripida salita che porta all’Alto de Mosterales, con un dislivello di 150 metri in poco più di un chilometro. L’Alto de Mostelares offre una vista meravigliosa: la Meseta si estende all’infinito davanti a me.

La tappa prosegue su una lunga strada sterrata. Incontro solo un pueblo, talmente disabitato che sembra di stare in un film western. Entro nell’unico bar aperto e prendo un caffè, l’unica cosa che posso ordinare: non ha niente altro. Riprendo la marcia e lo scenario non cambia. La solitudine di questa tappa è unica: sento solo il rumore dei miei passi sullo sterrato. Mi fermo e mi accorgo del silenzio attorno a me. Sono da solo, in mezzo a campi sconfinati. Sono cosi lontano da tutto e da tutti che l’unica cosa che riesco a sentire è il silenzio. Un silenzio assordante.

Rimango fermo, non so per quanto tempo. Voglio godere di questo silenzio il più a lungo possibile. Sembra una cosa cosi assurda che faccio fatica a credere che sia vera. Giro su me stesso e sento lo scricchiolio delle scarpe sul terreno… e di nuovo il silenzio. Quando vedo, dietro di me, un pellegrino all’orizzonte, riprendo la marcia e ringrazio la Madre Terra per questo regalo.

Arrivo al piccolo pueblo di Boadilla del Camino. Decido di accorciare la tappa e di finire qui per oggi. L’unico ostello è l’Albergue de Peregrinos: una piccola perla, con anche una piccola piscina dove metto subito a mollo i piedi. Qui rivedo Valentina e Marco, che era qualche giorno avevo perso di vista, e Mauro con Giancarlo, anche loro non li vedevo da un bel po’. Alla fine, basta dormire in albergue diversi che non incrociarsi più.

Dopo un po’ arriva anche Filippo. L’avevo già sentito via messaggio e gli avevo detto che mi ero fermato a Boadilla. Mi ha recuperato due giorni di vantaggio in sei giorni: ha camminato ad una media di più di 40 km al giorno. Rivedersi è bello. Ci raccontiamo questa settimana che abbiamo camminato separati e sembra di conoscersi da anni.

All’unico bar/ristorante, nel giro di un attimo, ci ritroviamo a fare una tavolata di italiani. Il morale è molto alto per tutti, le birre vanno giù bene e, dopo cena, si rimane a parlare un po’ con tutti nel patio dell’albergue.

Total distance: 19901 m
Max elevation: 972 m
Total time: 05:22:09
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