03 Settembre 2022, l’alcol di ieri sera si è fatto sentire. Mi sveglio tardi, faccio colazione al bar dell’hotel e mi metto in cammino solo alle 8.30. Le strade di Burgos sono ancora deserte, ma a che ora si svegliano qui in Spagna? L’uscita dalla città è sorprendentemente veloce, anche se a un certo punto sbaglio strada: sono ancora un po’ addormentato e poco attento.
Appena fuori, una pietra miliare mi comunica che mancano 501 km all’obiettivo. Solo cinquecento. Una passeggiata.

Dopo aver attraversato il ponte sull’autostrada, deserta anche questa, faccio la prima pausa in un bar molto caratteristico nel pueblo Rabé de las Calzadas. Dopo la sosta riprendo a camminare e inizia la famosa Meseta spagnola, l’altopiano iberico, un paesaggio arido e con pochi servizi, che mi farà compagnia per svariati km. Per fortuna non fa caldo e il sole non picchia forte, perché qui l’ombra è veramente un miraggio, se non per quella delle nuvole che passano velocemente sopra la mia testa.

Dopo meno di sei ora arrivo a Hornillos del Camino, un piccolo pueblo perfetto come fine tappa. Devo cercarmi da dormire, rimango della mia idea di non prenotare gli ostelli e di cercarli sul momento. La ricerca dura poco perché al secondo tentativo trovo posto, alla Casa del Abuelo, tra l’altro in camerata non ci sono letti a castelli ma solo letti singoli. Si paga un po’ di più (20 euro rispetto ai 10-12 dei municipali), ma ne vale la pena: più pulito, più confortevole.

Per la cena mi dirigo verso l’ultimo ristorante del paese, a cinque minuti a piedi. Sono da solo: avendo perso per strada tutti i miei compagni di cammino conosciuti fino a ieri. Quando entro nel ristorante sento parlare un po’ italiano un po’ spagnolo da una ragazza, mi avvicino e mi presento, in tempo zero mi ritrovo seduto al tavolo con Maria di Como, Maribel e Juan, due amici spagnoli. Con lo spagnolo me la cavo bene, quindi nessun problema a chiacchierare con Maribel e Juan.
Maria invece si trova meglio con l’inglese, ma alla fine… sul Cammino, la lingua è l’ultimo dei problemi.

La serata continua con il karaoke, dove Maria e altri pellegrini si cimentano facendo anche una discreta figura. Ci stiamo divertendo tutti e non ci accorgiamo che sono le 22, chi sta al municipale deve rientrare di corsa per non rimanere fuori.

La proprietaria del locale chiama gentilmente l’hospitalera per chiedere se può ritardare di 15 minuti la chiusura.
Che poi, diciamolo: basterebbe bussare forte, e qualcuno ti aprirebbe.

Anche il mio ostello ha il cancello chiuso. Per un attimo mi prende l’ansia… ma basta spingere: si apre.
E posso finalmente andare a dormire.

Total distance: 23155 m
Max elevation: 982 m
Total time: 05:55:08
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